Come fotografare i tramonti: le 7 regole d’oro

I tramonti sono uno dei soggetti più catturati in fotografia per il grande effetto scenico, i colori accesi e i contrasti forti che offrono. Tantissimi fotografi, sia professionisti che amatoriali, scattano migliaia di fotografie di tramonti ogni giorno e diventa molto facile cadere nel banale. Ma non preoccuparti, con queste 7 regole d’oro per fotografare i tramonti potrai ottenere delle foto spettacolari ed accattivanti.

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Infondere un senso di grandezza

Nel momento in cui ti trovi di fronte al tramonto il tuo occhio carpisce la profondità e la grandezza effettiva del panorama che hai davanti. In foto invece, in un’immagine a due dimensioni, è facile che l’osservatore non colga la profondità del paesaggio. Per risolvere questo problema la soluzione è molto semplice, basta aggiungere un elemento in primo piano che infonda il senso di grandezza, catturata nelle sue proporzioni. L’esempio più scontato è di mettere una persona, o magari qualche oggetto di scena come uno sdraio o un ombrello, elementi naturali come palme e pini e così via. Inoltre la luce crepuscolare crea dei forti contrasti di ombra e puoi far risultare nera la sagoma del soggetto rispetto ai colori del tramonto.

Impostare la profondità di campo

Come in ogni fotografia paesaggistica la profondità di campo è essenziale, cioè ampliare nelle giuste misure il raggio della messa a fuoco. Per esempio, guardando il mare, risulterà sgradevole alla maggior parte degli osservatori vedere solo una parte delle onde messa a fuoco mentre il resto no. In questo caso lavora con la macchina fotografica in modalità manuale o in priorità diaframma, impostandone i valori fra f/9 ed f/16. Ricorda che chiudendo il diaframma entrerà una quantità minore di luce quindi avrai bisogno di tempi di scatto più lunghi, di conseguenza valuta l’idea di portare un cavalletto con te.

Lavorare con gli ISO

Gli ISO sono la sensibilità alla luce della reflex, dove un ISO maggiore comporta più luce ma anche più rumore digitale. Se non vuoi utilizzare tempi lunghi di esposizione allora non aver paura di alzare gli ISO. In genere le macchine fotografiche lavorano bene fino a 800 ISO, oltre il rumore digitale potrebbe essere fastidioso. Al contrario, ai fini creativi potresti anche alzare di più gli ISO per creare una eccessiva sgranatura magari su un effetto seppia per dare l’impressione di una foto d’epoca. Fare uno scatto in più non costa niente: controlla come vengono le foto a diversi ISO ma ricorda che sul display piccolo della fotocamera le foto non risultano sgranate come sugli schermi grandi.

Ricorda la regola dei terzi

La regola dei terzi divide l’immagine in nove rettangoli regolari e suggerisce di mettere il soggetto all’incrocio delle linee immaginarie, che può essere la persona o la cosa che infonde il senso di profondità dell’immagine. L’occhio automaticamente va a cercare elementi di spicco proprio in questi incroci immaginari piuttosto che al centro dell’immagine, posto dove il soggetto toglierebbe troppo spazio al tramonto.

L’orizzonte storto

Uno degli elementi che la maggior parte dei fotografi critica pesantemente nella paesaggistica è l’orizzonte storto. Non preoccuparti, non è un grosso problema. Puoi ovviare in fase di scatto allineando l’orizzonte alle linee che compongono una griglia, oppure risolvere il problema in post-produzione con pochi clic.

La regola dei terzi sull’orizzonte

Nella maggior parte delle fotografie di tramonto il protagonista dello scatto è il cielo perché è l’elemento più spettacolare, quindi perché non metterlo bene in risalto? Sfruttando la regola dei terzi si fa risaltare il cielo allineando l’orizzonte alla linea orizzontale in basso, mentre se vuoi far risaltare il panorama poggia l’orizzonte alla linea orizzontale in alto, ma evita di posizionare al centro perché in questo modo non fai risaltare né il primo né il secondo.

La misurazione dell’esposizione

Andando nei settaggi della macchina troverai le modalità di lettura dell’esposizione, cioè come la macchina interpreta la luce nell’immagine. In fase di scatto prova diverse impostazioni e dalle anteprime scegli quella che più ti piace. Tra le diverse ricorda che ci sono la lettura valutativa, che calcola l’esposizione osservando quasi tutta l’immagine inquadrata. La lettura pesata al centro si concentra invece sulla zona centrale della foto, mentre la lettura spot considera la luce a partire da uno o pochi punti di messa fuoco concentrati in una zona a tua scelta. In particolare, utilizzando la lettura pesata al centro oppure la lettura spot potrai ottenere degli effetti molto suggestivi concentrandoti sui giochi di luce e i contrasti d’ombra.